FABRIZIO ROMANO

….Ama la contaminazione tra i generi. Alterna l'esercizio della musica, del teatro, del cabaret, in modo versatile e con la consapevolezza di acquisire attraverso la pratica di queste diverse forme espressive la giusta ampiezza di orizzonti che si addice a un artista.

Napoletano, allievo di Sergio Fiorentino e Aldo Ciccolini, Fabrizio Romano ha al suo attivo un curriculum che non gli permette di qualificarsi semplicemente come pianista, anche se il pianoforte è un po' la sua seconda anima, punto di partenza di ogni sperimentazione e traguardo al quale giungono le riflessioni maturate attraverso molteplici esperienze. Le sue scelte professionali, il tipo di carriera che ha già costruito e che continua a ridefinire per se stesso, appaiono tanto più singolari se confrontate con una realtà come quella napoletana, stimolante da un lato, ma con un impatto problematico nel creare qualsiasi tipo di iniziativa, dalla più ovvia alla più geniale...

MARINA MAYRHOFER (PianoTime)